La Spiaggia dei conigli di Lampedusa è considerata una delle più belle spiagge del mondo. Circondata da un mare cristallino dalle mille sfumature, da una natura incontaminata ed una bellezza mozzafiato, non a caso, è stata scelta dalle femmine delle tartarughe “Caretta-Caretta”, per la nidificazione e deposizione delle uova nelle notti estive tra maggio ed agosto.
Da questa spiaggia dorata, propaggine africana ed ultimo avamposto siciliano d’Europa, il pensiero corre alla tragedia del 2013 quando, a poche decine di metri dalla battigia, 368 migranti, tra uomini, donne e tanti bambini, persero la vita nel naufragio di un peschereccio, proveniente da Misurata in Libia, carico di sogni e speranze.
Il dott. Piero Bartolo, uno degli eroi di Lampedusa, che ha curato ed assistito migliaia di migranti insieme all’ex sindaco Giusy Nicolini ci fa rivivere quella tragedia,
“non ti abitui mai perche rivivi sempre le grida strazianti di chi sta per affogare in quelle acque scure, con le braccia protese delle madri che stringono i propri bambini nell’atto disperato di consegnarli ai salvatori delle motovedette che gridano: state calmi, state calmi, prima chi sta male , le donne, i bambini……….”
I minori invisibili: un problema mondiale
Lampedusa è stata nel 2016 il terzo porto italiano del Mediterraneo per numero di migranti sbarcati, oggi la situazione è, per certi aspetti, maggiormente sotto controllo, ma il problema è evidentemente mondiale.
Da una recente statistica dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati ((UNHCR) risulta che 65.6 milioni di persone in tutto il mondo sono state costrette a fuggire dal proprio Paese. Di queste, circa 22.5 milioni sono rifugiati, più della metà dei quali di età inferiore ai 18 anni.
Si tratta di bambini e ragazzi che spesso hanno perso i genitori nei naufragi dei barconi oppure, dopo essere stati affidati dai parenti ai cosiddetti “ passeur” (trafficanti), ed aver attraversato i deserti del Sudan, della Libia ed il Mediterraneo, non vogliono fermarsi in Italia per timore di essere identificati e continuano il viaggio, non privo di ostacoli o pericoli, verso altri paesi dell’Europa.
Ma al di la dei freddi numeri delle statistiche un episodio che ha commosso ed ha fatto il giro del mondo è stato il salvataggio di Favour, la bambina nigeriana di appena nove mesi che perse la madre il 25 maggio 2016 nel naufragio di un barcone nel canale di Sicilia e che fu salvata dal Dott.Piero Bartolo, medico di Lampedusa, reso celebre dal Film Fuocoammare, di Gianfranco Rosi candidato all’Oscar 2017 come miglior documentario, e vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino.
La piccola Favour ha ricevuto richieste di adozione da molti paesi, ma purtroppo i volti di migliaia di bambini provenienti dalle zone più povere e martoriate del mondo e che scompaiono ogni anno rimarranno per sempre “invisibili” e lontani dalle cronache giornalistiche
Da una recente ricerca di Save the Children risulta che la stragrande maggioranza dei giovani invisibili che scompaiono in Europa è costituita da giovanissime ragazze nigeriane, rumene o provenienti dall’Est Europeo costrette a prostituirsi per restituire il costo del viaggio ai trafficanti di esseri umani.
I ragazzi minori, che spesso fuggono dai centri di accoglienza e vengono poi intercettati dalla criminalità organizzata per il lavoro in nero, lo spaccio di droga o le prestazioni sessuali, provengono invece per lo più da Somalia, Eritrea, Egitto.
I trafficanti e gli sfruttatori
Le ragazze provenienti dall’Est Europeo subiscono spesso una sudditanza psicologica da parte di parenti o pseudo fidanzati che le costringono, una volta giunte a destinazione, a prostituirsi. Per le nigeriane invece il discorso è più complesso. Esiste una vera e propria rete mafiosa nei paesi di origine che intercetta le ragazze, talvolta con la connivenza delle proprie famiglie, e dopo aver promesso un lavoro ben retribuito, come cuoche o colf in Europa le costringe ad un viaggio allucinante attraverso il deserto e la Libia per consegnarle alle “Maman” nel luogo di destinazione, vere e proprie sfruttatrici, che, attraverso i rituali “vodoo” ed il terrore, obbligano le giovani ragazze a prostituirsi fino a quando non avranno rimborsato completamente il loro debito che può arrivare anche a 30.000 Euro!
Aiutarli a casa loro!
Anche se nell’opinione pubblica è diffuso l’abusato slogan “dobbiamo aiutarli a casa loro” la teoria si scontra con la dura realtà di guerre, conflitti sociali, terrorismo, in paesi martoriati come la Siria, Libia, Eritrea, Somalia, Iraq, Nigeria ecc. In queste nazioni quali referenti dovrebbero ricevere e gestire gli aiuti? Con quale Ministro si potrebbe interagire senza intrallazzi o ricatti ? Gli aiuti arriveranno veramente alle popolazioni bisognose o verranno incamerati dai grandi o piccoli boss locali?Angus Deaton, Premio Nobel per l’Economia nel 2015. sosteneva infatti che il trasferimento dai paesi ricchi ai governi dei paesi poveri serve a ripulire la coscienza dei paesi ricchi ma non ad innescare virtuosi processi di sviluppo
I Detectives privati adottano bambini disagiati
Una risposta, anche se parziale, può essere data dall’adozione a distanza.
Laura Giuliani, già Presidente Nazionale Federpol, ed attuale 1st Vice President, della W.A.D (World Association Detectives) e che sarà la prossima Presidente mondiale, promosse, già nel 2003, con grande lungimiranza, l’adozione di alcuni bambini da parte della FEDERPOL -Federazione Italiana degli Istituti di investigazioni, informazioni e sicurezza, attraverso il Progetto Agata Smeralda
La World Association of Detectives ha sempre dimostrato una grande attenzione verso i minori, sostenendo e promuovendo organizzazioni internazionali come ad esempio la War Child, Onlus che si occupa di assistenza, formazione, supporto psicologico, inserimento nel mondo del lavoro e supporto legale ai minori vittime di guerre e di soprusi.
Queste importanti iniziative dimostrano che gli investigatori privati, in genere considerati dei “duri”, non si sono mai sottratti quando sono stati coinvolti in iniziative di solidarietà per la tutela dei minori disagiati. Infatti, i detectives si occupano spesso di casi di ricongiungimenti familiari, rapimenti, fughe, scomparse o traffici pedopornografici che coinvolgono minori, ed hanno sviluppato una sensibilità particolare verso queste problematiche. Infatti, anche quando il caso è chiuso, gli investigatori, attraverso le loro associazioni di categoria, continuano a fornire il proprio contributo sostenendo iniziative di beneficienza per la tutela, formazione e assistenza dei minori disagiati come ad esempio il Progetto Agata Smeralda di Firenze, fondato dal Prof . Mauro Barsi, e cosi denominato dal nome della prima bambina accolta nel lontano 5 Febbraio 1445 dallo “Spedale degli Innocenti” di Firenze, aiuta oltre 10.000 bambini e bambine di strada che possono usufruire ogni giorno di vitto, istruzione ed assistenza sanitaria in molti paesi del mondo come Albania, Brasile, Tanzania,Costa d’Avorio, Congo, Nigeria.
In Nigeria la situazione è ancora più tragica perché i bambini, affetti da albinismo, vengono catturati e mutilati per i riti degli sciamani in quanto ritenuti portatori del malocchio o, al contrario, considerati quasi magici per la preparazione di pozioni con il loro sangue, capelli e genitali.
Le associazioni onlus che si occupano di adozioni a distanza sono oggi fortunatamente diffuse in tutto il mondo. Le Istituzioni e gli organismi internazionali dovrebbero tuttavia diffondere maggiormente questa pratica e sostenere soprattutto le iniziative più serie e meritevoli e che non sprecano risorse in elefantiache e burocratiche strutture amministrative interne.
Lungi dal risolvere gli enormi problemi dei paesi poveri “ l’Adozione a distanza” potrebbe dare una risposta concreta, anche se parziale, al troppo facile e teorico slogan “ aiutiamoli a casa loro”.
Alberto Paoletti – Nucleo Indagini private
Life Member WAD-World Association of Detectives
Un estratto del presente articolo è stato pubblicato sulla rivista internazionale “WAD Beyond Global” Lampedusa (Sicily): a Detective between Paradise and Hell.