Lo staff del “Nucleo Indagini private –Informark”, composto da investigatori privati altamente specializzati in questo settore, consulenti ed esperti in materie giuridiche, svolge indagini utili a contrastare il grave fenomeno delle frodi assicurative, sia attraverso indagini preventive, sia attraverso indagini successive alla presentazione delle denunce.
Gli accertamenti svolti dall’Agenzia Investigativa Informark sono finalizzati a contrastare i tentativi di frode in danno alle società di assicurazione con particolare attenzione ad ogni aspetto riguardante il sinistro.
Modalità operative:
- identificazione e rintraccio di persone coinvolte o informate sui fatti
- interviste a persone informate sui fatti
- verifica dichiarazioni testimoniali per accertarne la veridicità e la congruenza
- raccolta atti prodotti dalle parti per certificarne l’integrità
- certificati medici
- modelli CAI
- fatture
- sopralluoghi e servizi di osservazione per verificare:
- dinamica dei sinistri denunciati
- stato dei luoghi attraverso rilievi fotografici, grafici o planimetrici
- compatibilità dei danni rispetto a quanto denunciato
- ricostruzioni eventi ed esperimenti extra giudiziali
- raccolta verbali, documentazioni ed atti presso le autorità intervenute
- relazione finale descrittiva delle attività svolte dal nostro Istituto e degli eventi sulla base degli elementi raccolti che saranno allegati alla relazione stessa
Il malcostume delle frodi assicurative è un fenomeno purtroppo in costante crescita e che comporta enormi costi per le compagnie assicurative che devono risarcire i danni gonfiati o simulati. Questo causa inevitabilmente un aumento esponenziale dei premi dovuti dagli assicurati.
Il proliferare di vere e proprie orgaizzazioni criminali che traggono profitti da incidenti e sinistri fittizi ha reso fondamentale, come auspicato dalle stesse compagnie assicurative e dalle istituzioni che le controllano, la predisposizioni di banche dati ben fornite e il coordinamento e l’organizzazione delle informazioni a disposizione.
Sotto questo profilo risultano decisivi la banca dati istituita presso l’ANIA e l’accordo tra l’ISVAPe il Dipartimento della Pubblica Sicurezza siglato nel 2007 in base al quale le forze del’ordine possono accedere liberamente ad una banca dati contenente un gran numero di sinistri.