Posso controllare il telefono di mio figlio? Per molti genitori questa è una domanda frequente. Proviamo a dare una risposta.

Più si sviluppano le nuove tecnologie e più si abbassa l’età alla quale i bambini vengono a contatto con smartphone, internet, e social network. È un processo inevitabile, con il quale i genitori devono imparare a convivere. Ed è un processo che, se gestito con attenzione, può contribuire allo sviluppo e alla crescita dei figli.

I rischi online

Certo, non è facile. Allo stato attuale, tutti i bambini sono nativi digitali. La stragrande maggioranza dei genitori, al contrario, no. Questa differenza generazionale può creare, nei genitori, difficoltà nel tenere sotto controllo il rapporto fra figli e tecnologia. È comprensibile, l’universo di internet è pieno di possibilità, ma presenta anche moltissimi fattori di rischio: dal cyberbullismo all’adescamento – in inglese grooming – da parte di pedofili, da un uso eccessivo di dispositivi tecnologici – che può diventare dipendenza – alla presenza di modelli pericolosi da imitare.

Le piattaforme più a rischio sono sicuramente i social. In particolar modo, Instagram è sempre più frequentato da giovani e giovanissimi, quindi più appetibile per chi vuole approfittarsi di loro. Non si devono però sottovalutare le app di messaggistica istantanea, Whatsapp in testa: sono sempre più frequenti i tentativi di insidiare i bambini con questi strumenti. Vedi anche Genitori e figli, Whatsapp pro e contro.

La prima e più tipica reazione di un genitore è il controllo dell’attività online del figlio: quali siti visita? Chi sono i suoi amici sui social, quali foto posta? E ancora, qual è il contenuto delle sue chat? A tutte queste domande, qualunque genitore vorrebbe dare una risposta, e la tentazione di “spiare” il telefono del proprio figlio è forte. È però legale questo tipo di controllo?

Occorre innanzitutto fare una distinzione: è molto difficile per un genitore comprendere in che modo un bambino si rapporta col mondo circostante. È però possibile un controllo di tipo tecnico: esistono svariate applicazioni, sia a pagamento che gratuite, che permettono di controllare chiamate, chat, siti visitati e addirittura posizione di un telefono. Per saperne di più leggi  Come spiare un telefono?.

Che cosa prevede la legge?

Anche se il diritto alla privacy in una famiglia può considerarsi meno restrittivo, non possono esserci “interferenze arbitrarie” nella vita privata di un bambino, neppure da parte dei genitori. Bisogna anche tenere presente i singoli casi per decidere se sia o meno giustificato un controllo dei genitori sui dispositivi dei figli. L’attività di controllo dei primi sui secondi deve essere sempre finalizzata a finalità protettive ed educative.

In conclusione: sì, un genitore può accertarsi che il proprio figlio non corra pericoli in rete. Anzi, il Pubblico Ministero Letizia Mannella consiglia di controllare il telefono dei bambini, soprattutto d’estate. Per approfondire leggi: Bimbe adescate sui social, la pm: “Controllate Whatsapp dei vostri figli”. Il consiglio è però quello di tenere sempre presente il sottile limite fra la tutela dei minori e il rischio di entrare nella loro vita privata e, soprattutto, di confrontarsi con i figli, di condividere insieme a loro osservazioni e decisioni.

Posso rivolgermi a un Investigatore privato?

Certamente. L’Investigatore privato è una figura qualificata per svolgere indagini su minori in qualsiasi ambito. Per saperne di più clicca qui.

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