Il primo colloquio
La scelta del detective risulta essenziale per la buona riuscita dell’indagine che si vuole svolgere. Con il primo colloquio, il cliente potrà farsi un’idea della persona dell’investigatore. Come accade per la scelta di qualunque professionista specializzato, è essenziale che, ancor prima delle qualità operative e tecniche del detective, emergano le sue qualità personali ed umane. Solo in questo modo, ed, a maggior ragione nell’ambito dell’investigazione privata, il cliente sentirà di potersi fidare ed affidare al proprio investigatore.
Chiunque sia la persona del cliente, una moglie tradita, un genitore preoccupato, un imprenditore truffato da un proprio socio, si tratta comunque di un soggetto in uno stato emotivo particolare con ridotte capacità di valutazione ed è in questo contesto psicologico che deve inserirsi con cautela il detective privato. Il primo colloquio quindi rappresenta la vera “prova del nove”. Scandiamo di seguito alcuni punti rilevanti del primo colloquio.
- Le prime impressioni sono spesso le più esatte. La prima impressione è il requisito più importante perché su di essa si fonda principalmente la scelta del detective. Se alla domanda “Questa persona è in grado di aiutarmi?” la risposta è affermativa, si è sulla buona strada.
- I requisiti attitudinali dell’investigatore – intelligenza, dedizione, onestà, ecc.. – Alcune qualità essenziali per essere un buon investigatore, come ampiamente detto, sono insite nell’indole della persona, e non possono essere imparate col tempo.
- L’età del detective. Rappresenta spesso un elemento discriminante ai fini della scelta ma deve essere ben soppesato e valutato insieme ad altri fattori. Vi sono infatti molti giovani formati secondo standard eccellenti e molti anziani che affrontano la professione come una specie di routine burocratica. Si deve però precisare come, in generale, l’esperienza nel settore garantisca maggiore certezza sulla buona riuscita dell’indagine.
- La dialettica dell’investigatore. Un vero professionista dell’investigazione privata raramente sarà dotato di grande loquacità, in quanto dedito per tutta la vita ad una professione che impone segretezza e riservatezza. Tuttavia, vi sono alcuni atteggiamenti che devono insospettire il cliente: la scortesia e la fretta di concludere il colloquio. In realtà, atteggiamenti di tal fatta comportano la mancata instaurazione di quel rapporto di fiducia di cui abbiamo precedentemente detto con la conseguenza che, anche qualora la scelta del detective non cambiasse, si avrebbero delle difficoltà nel proseguo delle indagini dovute, appunto, alla mancata collaborazione tra cliente ed investigatore. Durante il primo colloquio, è fondamentale che il detective ascolti il cliente con attenzione, pazienza e partecipazione. La concentrazione che ha mostrato, le domande che ha posto, gli appunti che ha preso, riflettono sia il suo grado di professionalità sia le sue attitudini caratteriali e professionali.
- Come si esprime e in che maniera comunica. Una comunicazione diretta, professionale e che ispiri simpatia è lo strumento migliore per entrare in sintonia con il cliente. Il linguaggio del detective deve essere chiaro e semplice,non ampolloso o retorico, facilmente comprensibile; devono essere evitati giudizi o critiche al comportamento del cliente. Se il detective non ritiene affidabile il richiedente oppure se la richiesta di indagini è improponibile potrà rifiutare l’incarico adducendo, con gentilezza e cortesia, le motivazioni più varie: impegni improrogabili già assunti, richiesta di indagini impossibile da evadere, operatori impegnati in altri casi ecc.
Team
Per la tranquillità del cliente la relazione investigativa verrà fatta esaminare preliminarmente al suo legale di fiducia che fornirà le sue indicazioni circa la completezza delle prove fornite o l’esigenza di ulteriori approfondimenti. In ogni caso il responsabile del nostro Istituto aggiorna costantemente il cliente ed eventualmente il suo legale di fiducia sull’andamento delle indagini e sui relativi costi.
Se il cliente non dispone di un legale o di un consulente possiamo segnalare il ns. Team di consulenti composto da Avvocati specializzati in diritto familiare, diritto del lavoro, diritto internazionale, indagini difensive oppure eventuali psicologi ( ad es. per indagini in ambito familiare) periti calligrafi ecc.
Costi
Al termine del colloquio, effettuata la scelta del professionista, occorre affrontare la questione più spinosa: il costo dell’investigazione.
A differenza di altre professioni, solitamente il detective non chiede alcun compenso per la consulenza iniziale ed i preventivi di costo. Molti annunci pubblicitari sul web riportano infatti questa informazione già nell’home page, garantendo così al cliente una maggiore libertà di scelta. Terminato il colloquio, il detetctive deve sottoporre al cliente la sua tabella tariffaria, indicare i costi precisi per quella determinata indagine, e fare un preventivo sulle spese accessorie necessarie. Tutto ciò in maniera chiara e non elusiva. In generale, ed anche nel settore dell’investigazione, occorre diffidare di chi non dimostra chiarezza nel dichiarare il proprio compenso, oppure non sia disponibile a metterlo per iscritto all’interno del mandato.
Nella scelta del professionista comunque il prezzo dovrebbe essere l’ultima componente di valutazione.