In questi giorni mass media, giornali, televisioni,  di tutto il mondo ricordano la caduta del muro di Berlino, avvenuta nel 1989. L’anniversario della scomparsa di quella barriera che divideva e contrapponeva due culture, coincide casualmente con la scomparsa, in Italia, di una vecchia cultura processuale, non in linea con l’esigenza di adeguare il processo penale Italiano al modello delle Convenzioni internazionali.

Nonostante le varie contrapposizione interpretative nell’ambiente Forense dell’epoca, il nuovo sistema accusatorio entrò in vigore il 24 ottobre 1989 e la ricorrenza dei 30 anni dall’entrata in vigore del nuovo Codice di procedura Penale è stata celebrata, in questi giorni, dalla Camera penale e dalla Federpol presso l’Auditorium della CR di Firenze. Proprio questa prestigiosa sede ospitò nel 1989 il primo corso di tecniche investigative propedeutico all’ingresso dei Detectives italiani nel processo alla Perry Mason e promosso da Alberto Paoletti ed Italo Pagliai esponenti del direttivo Federpol (Federazione Naz. Investigatori privati)

Programma dei lavori:

Dopo le presentazioni da parte dell’Avv,Martina Urban della Camera Penale, Luciano Tommaso Ponzi Antonio Berneschi, rispettivamente Presidenti Nazionali e regionali sono state tenute le seguenti relazioni presiedute e moderate dall’ Avv. Laura Antonelli (Responsabile Osservatorio Investigazioni Difensive UCPI)

 

Prova scientifica e investigazioni difensive: dal vecchio al nuovo metodo di conoscenza nel processo penale 

Prof. Paolo Tonini (Università degli Studi di Firenze)

Indagini difensive e tutela della riservatezza

Prof. Gianmarco Baccari (Università degli Studi di Firenze)

La posizione dell’Avvocatura rispetto all’uso delle indagini difensive 

Avv. Eriberto Rosso (Segretario dell’Unione delle Camere Penali Italiane)

Il rischio penale per il difensore

Avv. Lorenzo Zilletti (Responsabile Centro Studi giuridici e sociali “Aldo Marongiu”dell’UCPI)

Relazione conclusiva di sintesi 

Prof. Giorgio Spangher (Università Unitelma SAPIENZA)

L’evoluzione dell’Investigatore privato

 Il convegno ha voluto ripercorrere, attraverso la proiezione di filmati d’epoca, le trasformazioni giuridiche delle Indagini difensive, le conseguenze della riforma dell’istituto della prescrizione ma, soprattutto, l’evoluzione del ruolo dell’investigatore privato attraverso la memoria storica di un protagonista degli ultimi 50 anni di vita professionale,

Alberto Paoletti, del Comitato legislativo Federpol, che inizio questo affascinante, ma complicato mestiere, nel 1969, ha ripercorso le principali modifiche legislative, conseguenti i profondi cambiamenti degli stili di vita della nostra società. Questi i principali argomenti: Riforma Codice Procedura penale del 1989,(processo alla Perry Mason)  Codice deontologico privacy Avvocati del 2008 (limitazioni della Privacy nelle indagini), riforma Ministero Interni del 2010 che rivoluzionò l’accesso alla professione di investigatore privato con l’obbligo di Laurea e praticantato di tre anni, (riqualificazione professionale del Detective) ed infine il Nuovo Regolamento Europeo Privacy.( per una più razionale integrazione dei vari codici Europei)

L’iniziativa, che ha registrato una notevole partecipazione di Avvocati ed investigatori privati, si è conclusa con l’auspicio di una ancor maggiore integrazione tra le categorie professionali degli Avvocati penalisti ed i Detective privati, per cercare di assicurare al cittadino una giustizia sempre più giusta.

 

 

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