Quando un genitore nota alcuni comportamenti preoccupanti del proprio figlio, quali strumenti ha a sua disposizione per intervenire? Una mamma di Ivrea si è improvvisata detective privato ed è riuscita a salvare la propria figlia dal tunnel dell’anoressia. Un detective privato professionista, invece, quali mezzi può utilizzare per indagare una situazione potenzialmente pericolosa per il minore?
Mamma detective sul web fa chiudere un blog
La notizia è di pochi giorni fa e riguarda una quindicenne di Ivrea che era finita nel tunnel dell’anoressia; la madre, preoccupata da alcuni comportamenti della ragazzina, ha cominciato ad indagare e ha scoperto che sua figlia era finita nella rete di una blogger che la incitava a non mangiare. Il blog era gestito da una diciannovenne di Macerata, che dispensava consigli come questo “Mangia solo una mela, bevi molta acqua, fai tre docce gelate al giorno” e che adesso è accusata di istigazione al suicidio.
Dopo aver parlato con le amiche della figlia, la madre ha deciso di mettersi alla ricerca del blog che diffondeva consigli pro anoressia e ha subito chiamato il numero di telefono riportato sul sito. La quindicenne riceveva quotidianamente, proprio da quel numero di cellulare, numerosi messaggi su come dimagrire. Subito dopo aver trovato il blog, la donna ha denunciato il fatto alla polizia postale: oggi il sito è stato chiuso e la ragazza che lo gestiva è accusata di istigazione al suicidio per i consigli sull’alimentazione che diffondeva tramite il suo blog.
Questo è solo uno dei tanti casi in cui il web può essere sfruttato per far emergere situazioni complesse e potenzialmente pericolose.
I detective sul web: quali tecniche e strumenti possono usare?
Questa storia è una delle tantissime vicende di cronaca che riguardano adolescenti che finiscono per essere circuiti da truffe sul web, cyber stalking, adescamento telematico e altre situazioni ad alto rischio per il minore. Il ruolo del detective privato, oggi, non può quindi prescindere dall’utilizzo di strumenti altamente tecnologici che consentono di studiare il comportamento del minore non solo nella vita quotidiana ma anche e soprattutto sul web: acquisire e cristallizzare le pagine web visitate, le chat e perfino la messaggistica sul cellulare, sono solo alcune tecniche che il detective privato ha a sua disposizione per indagare una situazione che desta preoccupazione nei genitori.
Proprio come ha fatto la mamma della ragazzina di Ivrea, improvvisandosi detective sul web, anche per un detective privato è fondamentale osservare le abitudini quotidiane del minore, in particolare quelle che riguardano la sua attività su Internet. I software e gli strumenti a disposizione del detective privato ovviamente sono molto sofisticati e permettono di acquisire informazioni delicate, che difficilmente un genitore da solo riuscirebbe a reperire. È inevitabile, quindi, che oggi un detective privato sappia muoversi con abilità anche sul web, perché moltissime situazioni pericolose che coinvolgono minori, hanno origine proprio online.